Farsi desiderare è un passo importante nel contesto di una strategia di affiliate marketing di successo. In particolare, qualunque sia il programma di affiliate marketing a cui si prende parte, è fondamentale essere interessanti per la propria target audience. Di conseguenza bisogna capire e sapere a chi ci si rivolge.
È chiaro che questo è un aspetto a cui si pensa già nel momento in cui si costruisce un blog o un sito web (ma anche una pagina social). Esistono varie soluzioni che si possono adottare a questo scopo, ma il primo accorgimento da adottare è quello di definire un profilo cliente che risulti per quanto possibile realistico.
Come iniziare
Chi può già contare su una customer base fidelizzata non può fare a meno di sfruttarla a dovere anche per capire chi sta comprando i prodotti che vengono proposti. Dopo che è stato definito il pubblico, si può iniziare con alcune ricerche.
Esistono diversi metodi che possono essere sfruttati per scegliere i migliori programmi di affiliazione. Si può pensare anche di chiedere ai propri utenti che cosa desiderano e di che cosa sono in cerca. Per incentivare i commenti sono utili i post sui blog, ma si può ricorrere anche a sondaggi e messaggi di posta elettronica.
Come farsi desiderare
Anche utilizzando una piattaforma di successo come Topaffiliation.com, riuscire a farsi desiderare è un obiettivo primario che ci si deve proporre di perseguire nel momento in cui si decide di sfruttare il marketing di affiliazione.
Bisogna fare in modo che siano gli utenti ad arrivare. Certo, ma come si fa quando non si può disporre ancora di un seguito importante? Il suggerimento è quello di studiare i competitor nel modo più attento possibile, in modo da capire che cosa funziona e che cosa no.
Una buona idea è anche quella di utilizzare i social network e di cercare informazioni a proposito dei problemi che i clienti devono essere affrontati dai clienti. Individuando una soluzione adeguata, il gioco è fatto.
I passi da compiere per non sbagliare
Farsi desiderare vuol dire anche promuovere dei prodotti che siano a loro volta desiderabili. Ecco perché sarebbe un errore abbastanza grave quello di scartare gli articoli e i servizi più costosi, magari solo perché si pensa che siano i più complicati da pubblicizzare e quindi non garantiscano molte vendite. In realtà non cambia niente fra riuscire a vendere 10 prodotti a un prezzo di 100 euro o 100 prodotti a un prezzo di 10 euro.
Quel che conta è che il servizio o il prodotto in questione siano davvero convincenti: dopodiché con la strategia giusta si sarà comunque in grado di venderli. Una valida idea può essere quella di puntare sia su prodotti che costano molto sia su prodotti che costano poco, in modo da attirare una fascia il più possibile ampia ed eterogenea di utenti, ma tutto dipende dal tipo di commissioni che vengono previste dagli advertiser (e quindi dall’entità dei guadagni promossi).