Brand strategy e affiliate marketing: come trovare il compromesso giusto.

Una strategia di affiliazione efficace può garantire risultati più che apprezzabili per il successo di un brand. Partendo dal presupposto che un canale di marketing che funzioni bene deve essere in grado di coprire diverse fasi del funnel di vendita, è necessario operare un’attività di integrazione.

Per esempio usando i siti di contenuto, che rappresentano una risorsa molto preziosa da sfruttare a sostegno di una strategia di brand marketing. I partner che sono impegnati nella realizzazione di contenuti garantiscono una notevole flessibilità, e inoltre consentono di informare e comunicare in modo diverso, scegliendo la soluzione migliore per la presentazione di un prodotto o di un marchio.

A seconda dei casi, si può trattare di un video, di una gallery di immagini o di un articolo.

Le campagne basate sugli influencer

Nel giro di poco tempo gli influencer hanno assunto un ruolo di primo piano nel contesto della brand strategy di un gran numero di aziende. Sono diventati a tutti gli effetti dei brand ambassador, dal momento che rappresentano il brand consentendo ai retailer di arrivare a un pubblico che sia al tempo stesso interessato e partecipe.

L’audience si fida degli influencer e, quindi, dei suggerimenti che essi forniscono, dal momento che essi vengono ritenuti attendibili e autentici. Una recente ricerca ha dimostrato che in questo momento quasi il 50% dei marketer ha destinato oltre un quinto del proprio budget agli influencer.

Il valore degli influencer

Considerata la richiesta del mercato, parecchi marchi hanno integrato nel proprio staff un influencer manager, utile a garantire che tutti gli sforzi siano concentrati sulle attività di influencer marketing. In un mercato che cresce sempre di più come quello degli influencer, non si può prescindere dalla priorità di ampliare la presenza del marchio sui social network, ricorrendo appunto a campagne con influencer.

Le collaborazioni con altri marchi

Si parla di co-marketing per indicare le collaborazioni fra marchi. Si tratta di una strategia alquanto comune e apprezzata fra i retailer che hanno la necessità di arrivare a una nuova audience, desiderano farsi conoscere e in più vogliono distinguersi dalla concorrenza.

Ci sono, poi, partnership che sono andate ancora più in là, dando vita a linee di articoli che fossero in grado di rappresentare tutte e due le aziende. Non è detto, comunque, che una collaborazione debba essere limitata unicamente allo staff di brand marketing: per esempio, garantiscono risultati più che apprezzabili con l’affiliazione.

La misurazione dei risultati

Scegliere una piattaforma di affiliazione di comprovata affidabilità è sempre indispensabile per ottenere i risultati attesi in questo campo. Top Affiliation è, da questo punto di vista, un punto di riferimento anche per la sua praticità.

In ogni caso, resta sempre importante riuscire a misurare i risultati che si ottengono. È evidente che non ci dovrebbe essere alcun gap tra branding e affiliazione; il suggerimento degli esperti del settore è quello di puntare su iniziative aziendali più ampie in modo da combinarle le une con le altre.

A che cosa serve il brand marketing

L’affiliate marketing deve essere considerato un canale di marketing senza dubbio più moderno del brand marketing classico, e ha fatto sì che potessero essere utilizzate modalità inedite di arrivare ai consumatori. In molte imprese le strategie di affiliazione spettano a uno staff a sé, che si occupa di attività che si concentrano sugli indicatori di performance.

Si tratta di una divisione che risulta amplificata dagli obiettivi che devono essere raggiunti dai vari team. Infatti nel caso del brand marketing è la reach lo scopo più importante, mentre l’affiliate marketing punta ad acquisire più clienti nuovi.