Affiliazioni senza un sito internet.

Non è detto che possedere un sito web sia indispensabile per poter lavorare, e quindi guadagnare, con le affiliazioni. Infatti, gli spazi promozionali che si possono usare, e quindi i canali che si possono sfruttare, sono molteplici. Si pensi per esempio agli account di Instagram o alle pagine Facebook.

Quel che conta più di tutto, poi, è poter contare su una piattaforma di affiliazione che si riveli affidabile e professionale: per esempio, quella di Top Affiliation.

Come procedere

In genere i programmi di affiliazione e i network che non richiedono la disponibilità di un blog o di un sito web sono quelli che prevedono delle offerte di affiliazione black, con il guadagno che rappresenta il principale obiettivo da raggiungere. In ogni caso, i network che vogliono avere una dimostrazione del business degli affiliati sono soliti richiedere un blog o un sito web.

Quasi tutti gli advertiser hanno bisogno di qualità, e quindi vogliono evitare che il marchio venga associato a una realtà poco attendibile, magari ingannevole per gli utenti o addirittura in grado di danneggiare il brand. Di conseguenza, è importante che il sito web ci sia, e soprattutto che sia costruito in modo appropriato.

L’autorevolezza dei canali

Secondo gli advertiser, per esempio, non si può ritenere solido un business che si basa su una pagina Facebook che vanta un milione di like, eventualmente in target con specifiche campagne promozionali, nel caso in cui essa non sia associata a un blog o a un sito web forti. Al contrario, sono molto più apprezzati quei blog che sono posizionati in modo ottimale per specifiche parole chiave.

Si tratta di realtà ritenute solide, spazi che sono in grado di catturare l’attenzione degli advertiser. Questi arrivano, così, a contattare i gestori dei blog, o direttamente o in maniera indiretta attraverso i network, così da richiedere degli spazi dedicati.

Come operano gli advertiser

Per la maggior parte degli advertiser, dei programmi di affiliazione e dei network, un alto livello di autorevolezza scaturisce da un posizionamento ottimale sui motori di ricerca. Quindi, essere in possesso di un blog o di un sito web ben strutturati è indispensabile per poter lavorare in modo soddisfacente e redditizio con i migliori network o programmi di affiliazione.

In primis è richiesto un dominio di secondo livello, e inoltre non ci devono essere immagini violente o contenuti per adulti. Altre caratteristiche richieste sono una navigabilità eccellente e la pulizia della grafica. È auspicabile avere gli annunci Google AdSense, perché gli advertiser sono ben consapevoli di quanto Google AdSense sia serio e rigoroso, anche in termini di ban.

Le caratteristiche ideali di un sito web

Il sito web su cui verranno inseriti i link di affiliazione, inoltre, deve accogliere contenuti unici e che risultino di interesse per i lettori. È consigliabile che il contenuto di pubblicità non sia eccessivo. Ancora, è un buon indizio la presenza di una community, perché sta a indicare il livello di autorevolezza che il blog ha raggiunto.

Un sito è autorevole se ci sono lettori interessati e follower attenti. Infine, un ultimo aspetto da non sottovalutare è quello relativo all’anzianità dei contenuti e del dominio. Gli advertiser, in sostanza, cercano soprattutto delle realtà solide.

Quando non serve un sito

Un sito web è inutile solo nel caso in cui si decida di promuoversi tramite DEM. In una circostanza del genere, infatti, il blog o il sito non servono. Anche nel caso in cui il network o l’advertiser chiedessero di far vedere la landing di acquisizione, non si potrebbe escludere un’eccezione, con l’acquisto di un gran numero di mail.

 In tale situazione non c’è bisogno del sito web ma è necessaria una manleva per cui l’affiliato assuma la responsabilità a proposito dell’acquisizione degli indirizzi di posta elettronica del database, ovviamente in conformità con quanto previsto dalle leggi in vigore. È meglio evitare di perdere tempo nella ricerca dei network e dei programmi di affiliazione che consentono di promuoversi anche se non si ha un sito, mentre è molto più utile avere un blog che sia mirato a una nicchia di mercato redditizia.

Pensare che la gestione di un blog sia una perdita di tempo è un grave errore.